mercoledì 12 marzo 2014

Riflessioni sulla mediocrità

Codardi.
Sono il male della convivenza.
Tutti alla ricerca di sicurezze.
Vuoi campare un mese in più nella tua misera vita?
Ti piace il tiepidume dei liquami in cui sonnecchi?
La punizione più giusta per te e per i tuoi simili sarebbe essere uccisi a morsi da Polemos. E se ti dicessi che non fa male saresti pure d'accordo!
Perchè ti accontenti sempre?

La mediocrità di un popolo si misura nel numero di birre calde bevute e di cioccolatini mangiati e di piste ciclabili.
E San Marino è ancora uno stato indipendente.
Non è il male che scorre sulla terra, ma la mediocrità. Il vero crimine non è Nerone che suonava la lira mentre Roma bruciava, ma che suonava male.

Dicono che i mediocri non sono mai fatti oggetto d'odio poichè l'odio mira in alto. Vero, ma io faccio un'eccezione.
E attenzione, io per mediocrità non intendo pigrizia: i pigri hanno un gran genio nascosto! I mediocri invece no, essi sono sterilmente laboriosi, per necessità, per dovere, e non per libertà.

L'intelletto è uno strumento prezioso e cristallino ed è opportuno assecondarlo, anzi spingerlo, nella ricerca dell'aulico, del superiore, del bello estremo.
Un mediocre non ne è degno: lo utilizza come un sordo usa un grammofono.

Il mondo è una grande, oscura palude, che vecchi carri armati sovietici. comandati da oltreuomini, tentano di attraversare, consci del rischio di poter affogare nell'impresa.
Le amebe umane invece si accontentano di una carcassa animale galleggiante.

Ma c'è un pensiero che mi rincorre, mi rattrista e mi turba più di ogni altro:
che anche io
come voi
un giorno
morirò.

Maledetti.

Il Vecchio

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