domenica 8 dicembre 2013

L'obbedienza (come scintilla)

C'è qualcosa di magnifico nell'obbedienza.

Cosa comanda sior capitano?
che noi adesso siamo arrivà


Non è importante quello che io penso o quello che io voglio. Anzi è importante, ma solo per me, in misura intima. Quello che davvero conta è quello che tu mi dici: e io lo farò, puoi giurarci che lo farò, e uccidetemi se non lo farò.
Bellissimo.
Questa volontà diffusa di mettere tutti sullo stesso piano rende i rapporti umani meno nobili. Il problema è che la gente si sente troppo intelligente. Questo fottutissimo illuminismo ha illuso il mondo. Tutti pensano di essere abbastanza intelligenti per non esser comandati da nessuno. Stronzate. Vaffanculo Voltaire. Vaffanculo Lutero. Anche lui: la Bibbia possono capirla tutti. Stronzate. Ridatemi la Messa in latino.
In tutte le grandi arti c'è un maestro e un allievo. All'allievo è concesso di diventar maestro, ma fino a quel momento obbedirà, e non avrà la presunzione di comprendere ogni ordine. Invece no: i fedeli alzano la mano e dicono al prete che la Prima Lettura era da interpretare in altro modo. Ah, fossi io il sacerdote! Puoi giurarci che a quei fedeli taglierei la lingua! Ma chi vi ha concesso di parlare? Accidenti a chi ha detto che tutti hanno un cervello.
È incredibile come oggi più che mai, con un ritardo di tre secoli, gli insegnamenti bestiali di quei dannati filosofi dei lumi siano invocati applauditi acclamati. Il mondo sta diventando piatto come un foglio di carta. L'Occidente è un lago pieno di trote. Solo al di fuori dell'Occidente qualche spiraglio di immensa fierezza.
L'ho già detto altre volte, ma ripeto: si sta perdendo la verticalità. Senza verticalità siamo peggio delle scimmie. Il problema è che la gente non si accorge di quanto una società orizzontale sia poco interessante. Poco frizzante, poco pimpante, poco tutto.
La gente ha fame di diritti. Non di soldi, badate: di diritti. Ah, sarebbe grande cosa se avesse fame di soldi e lo dicesse senza vergogna! sarebbe grande cosa e renderebbe le persone più vere e più sanguigne! Invece no: si vive con l'obiettivo di poter dire 'siamo tutti uguali'. Uguali in questo, uguali in quello, uguali in tutto. Una noia mortale. Una volta o l'altra morirò di noia, già lo so.
L'obbedienza invece. L'obbedienza ha dentro di sé l'orgoglio del leone; l'obbedienza ringhia, guarda dall'alto in basso, l'obbedienza se la mangia l'uguaglianza. Più genuina cazzo, più genuina. Che poi alla fine tutti la vorrebbero, ma manco si rendon conto di quel che vogliono, e poi al giorno d'oggi ci vuol coraggio a parlar così. Perché c'è la Costituzione che congela gli animi.
La Santa Costituzione di merda.
Fosse per me la prenderei in mano e la farei mangiare a dei porci. Starei lì a guardare i porci che mangiano foglio dopo foglio: godimento impagabile. Il continuo appellarsi a quelle pergamene ammuffite di cui è pieno l'Occidente è uno dei motivi principali per cui mi giro e vedo trote dappertutto.
Mi fermo qua - di scatto, senza smancerie. D'altra parte parlar con le trote è come parlare al vento, o ancor peggio perché il vento non ascolta e invece le trote ascoltano e non capiscono. Vi auguro di cadere su quella merda che sputate ogni giorno sotto forma di parole.
Non ci sono più alpini che vanno a ritrovare il proprio capitano semplicemente perché così gli è stato ordinato.

Ruhollah

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