domenica 10 agosto 2014

Lisergico

Ad Artaud, scrittore pigro.

Sì, il nonsense ha rotto il cazzo, ma dopotutto è una domenica d'agosto dove il mondo ha un retrogusto di catastrofe e i miei pensieri non hanno voglia di mettersi in ordine e col culo aperto per essere sorbiti già digeriti da un lettore. Il mio inconscio oggi non ha voglia di fare la puttana. Esce fuori e spera di fottere lui qualcuno.

Un drago eliotropo passeggia per la stanza terrorizzando il blu di Prussia e il verde. Ho messo io il rettile d'incubo nella stessa vasca con gli altri due bastardi per nutrirlo come un pitone sinfonico in una vasca di ratti biscromi. Un arcobaleno viola mi prende a schiaffi e mi trascina in soffitta.
-'giorno Dio-
-Salazar cazzo vuoi?-
-Volevo sapere quanto sei alto.-
-203 cm.-
-Come Lebron James.-
-Fai due più due, testa di cazzo.-
Mi sciallo un po' in paradiso. D'Annunzio se lo sta succhiando. In Paradiso lo hanno lungo venti centimetri in più per succhiarselo. Uno chasseur de skin mi prende a catenate sulla schiena. Ho detto troppe stronzate sul settimo cielo. Un po' me lo merito. Torno di sotto. Mangio una scodella di latte e svastiche: fa merda. Dalla finestra entra lo spirito del tempo (zeitgeist) a cavallo. Gli offro una sigaretta.
-Che cazzo ci fai qui in cucina?-
-Cercavo della figa.-
-Posto sbagliato coglione.-
-Comunque fumo solo Marlboro rosse.-
Sapevo che le Winston blu sono da fighetta. Mi spegne la paglia su un occhio. Vedo tutte le stelle del cielo precipitare sopra casa mia. San Lorenzo mi stacca la pupilla bruciata e se la mangia. Mi sbatto una benda nera sull'occhio.
Fuori dalla finestra il rettile alato sta volando tutta la Cina e l'Inferno brizzolato [l'imperatore del celeste impero lecca la bella figa sanguinante del drago in volo]. Un nave negriera si trascina sui tetti marci della città di Dite. Il micco al timone è sbronzo come uno stronzo. Si sfanga contro la mia casa. Tutti i negri escono e iniziano a mangiarsi tutto quello che trovano. Poi l'intonaco. Le fondamenta. La terra. La pelle scura svanisce in un a voragine commutativa.
-Spero che ti muoia l'anima timoniere della puttana troia.-
-Altrettanto orbo!-
Fuggo lontano. Mi sbatto una principessa. La sposo e divento re di un paese di ciechi. Robespierre all'aperitivo mi dice che mia moglie è mia mamma. Gli cavo gli occhi con la forchetta e lo mando a Colono a chiedere pietà agli dei per me. Un annunaki marcio mi dice che lo stronzo francese ha detto boiate. Sto sereno.
Tutti i colori diventano arabo...
Dissolvenza.

Antonio Salazar De Oliveira

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