venerdì 2 maggio 2014

La parabola dei tre cacciatori

Loro erano stupidi, allora egli raccontò alla folla la seguente parabola:
"C'erano una volta tre cacciatori, i quali, stanchi della solita selvaggina decisero affrontare la sfida più ardua di tutte, cacciare l'Uccello, unico nella sua specie e padrone del cielo. I tre, entrambi esperti cacciatori iniziarono i preparativi. Il primo iniziò con lo studiare tutti i venti, le stagioni migliori per la caccia, le abitudini alimentari dell'animale, mentre il secondo tirò fuori il suo fucile ed inizio a calibrarlo, a scegliere i proiettili giusti, il mirino più adatto, mentre il terzo, controllò la funzionalità del suo arco e preparò lo zaino con le provviste necessarie. Cosi, una volta finiti i preparativi, i tre partirono. Dopo qualche giorno di ricerca iniziò a tirare un forte vento da ovest ed il primo immediatamente decise di fermarsi, perché doveva rivedere le sue carte e cambiare le sue previsioni in base ai recenti avvenimenti. Gli altri due continuarono. Dopo una settimana una forte pioggia arrivò da est, ed allora il secondo, preoccupato per i suoi sofisticati strumenti, si fermò in una grotta, attendendo la fine delle intemperie. Il terzo cacciatore rimase solo, ma determinato a portare a termine la sua cattura, e continuò, affidandosi al suo istinto ed alla sua esperienza. Soffrì il freddo e la fame, e spesso pensò di tornare indietro, ma la sua brama dell'animale era troppo forte. Mai abbandonò la speranza di riuscirlo a prendere."
A quel punto un fariseo lo interrogò: "Maestro ed il terzo cacciatore riusci a catturare l'Uccello?"
Egli rispose: "Sicuramente è quello che più gli sarà andato vicino e che più di tutti lo avrà desiderato."
Nessuno capì, e la folla si disperse ed il predicatore rimase solo.
-Prometeo

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