mercoledì 24 dicembre 2014

Canto di Natale

24 Dicembre. Seduto di fronte al televisore. Durante la giornata avevo strisciato l'ombra per il centro. Stronzi raccoglievano fondi per associazioni benefiche, ma gli riusciva solo di manifestare che la loro vita era noiosa. Uno zingaro suonava con la fisarmonica Jingle bells (venduta l'anima per suonare come Paganini, ma chi aveva i soldi era negro dentro: non sganciava se non sentiva lo spirito del Natale che gli palpava il cazzo). Un cazzetto filippino mi si era avvicinato:
-'gnore Tsunami soldi...-
Aaaaaaaaah Wagner! AaaaaH! Michelangelo Aaaaaah! Dante Aaaaaaah! Mozart!
-Le urla dell'occidente in agonia non mi fanno sentire quel che dici. Ciao.-
Il piccolo cannibale si era allontanato con tutto la sua pucciosità satanica. (Rosseau maledetto hai fatto più danni te con il buon selvaggio che il dio degli scafisti.)
Ed ero seduto di fronte al televisore ad affilare la pistola. La notte bagascia stava avvicinando lasciva al mio orecchio. Nasceva Cristo grazie a Dio, ma si sentiva la mancanza di un nemico. Senza jihadisti non c'è bisogno di cacciabombardieri e senza cacciabombardieri la vita non merita d'essere vissuta. Dov'era l'Anticristo? Ero seduto di fronte al televisore ad affilare la pistola ed aspettavo l'inizio dell'Apocalisse. Ma fuori nevicava e non pioveva sangue.
Catene per le scale, alla classica di Natale.
-Chi è?-
-Charles Manson e la Leonarda Cianciulli.-
-?-
-Ci hanno mandato per dirti di pentirti, ma noi siamo dalla tua.-
-Bella.-
Catene per le scale vanno via come bisce. Un gatto castrato diventa definitivamente quello che è: un cuscino.
-'sera.-
-Chi sei?-
-Il fantasma dei natali passati.-
-Sembri Primo Levi.-
-Sono venuto per farti ravvedere.-
-Sei Primo Levi.-
-Ti farò vedere un Natale del tuo passato per ridarti lo spirito del Natale. Dopo di me altri.-
-Recitami Se questo è un uomo.-
-.-
-daaai...-
Niente.
Tira fuori uno smartphone e scancra. Nel mentre faccio zapping alla tv e vedo documentari sui dinosauri cercando di tenere una posa crucciata da intellettuale postmoderno. Levi attacca con facebook e spegne la tv. Video Natale 2008 fatto in automatico dal sito. Mi rivedo pischello, carino con ancora in testa falsi miti di equità (grazie a Dio ora ho falsi miti di iniquità): appare uno status: Buon Natale a tutti :-) . Fine video. Generiche sensazioni di disgusto per il mio passato. Pseudo-fierezza per il presente.
-Ti senti cambiato?-
-No.-
Levi svola.
Vado in terrazzo a fumare. Mezzanotte e quaranta. Vorrei essere sepolto in una piramide. Non ho mai visto la corrida. Mangio sempre cibo che non ho ucciso io.
-'notte.-
-e te?-
-Il fantasma dei natali presenti.-
-Sembri "il sorprendete album d'esordio dei Cani"
-Vestiti.-
Fez in testa, sciarpa e altro. Mi porta in centro. La gente mangia pesce ai ristoranti. Un luccio enorme mi fa sentire nella copertina di un album dei Beatles. Entriamo in casa di un negro. Mangiano pollo e buoni sentimenti: il bambino zoppo, il cane malato, l'acqua viola, la madre incinta. Dickens in un angolo si spara una sega.
-Ti senti cambiato.-
-No.-
Il sorprende album d'esordio dei Cani svola. Io scrivo 666 su un muro. Senza satanismo. Solo per Noia: il mostro che mi scava buchi nella schiena. Fa freddo. Nevica. Il mio fez non conta un cazzo per tenere il caldo.
Arriva l'ultimo mona. Sta zitto. Ha una falce in mano. La bandiera della pace sulle spalle.
-Fantasma natali futuri no?-
Nuisce.
Andiamo nel futuro. Andiamo al cimitero. La mia tomba: una piramide. Enorme.
Il fantasma dei natali futuri, parlasse, sarebbe zittito. Mi porta a casa.
Mi siedo davanti al televisore, affilo la pistola, aspetto l'apocalisse.
Fuori nevica.

Antonio De Oliveira Salazar





venerdì 19 dicembre 2014

Toccata e fuga a Fiume (cinematografia)

Era la prima volta. Non si nasce imparati. Si nasce urlando. 
Cristo prima di risorgere è dovuto morire tre volte.

Alla Duse

1. Io e il Vecchio. Sabato mattina. Sangue marcio. Pensieri marci. Marcio in bocca. La sera prima tutti i cavalli del cocktail bar ci avevano trottato in pancia, ma la Storia al bancone ci aveva chiesto erotica un drink e l'occupazione di Fiume: non potevamo puntare sul No. E quindi s'era fatto sabato mattina, s'era fatta la stazione dei treni, s'era fatta l'ora di partire. 
2. L'Italia si stendeva di fronte a noi giolittiana nel midollo. Un negro della periferia dell'impero eleganteggiava con una bombetta dimostrando tutta la marciezza del sistema liberale. La carrozza strisciava paccottiglia romantica sui vetri: nebbia, case scorrubbate e la sborra di Friedrich. Fiamme ardenti sulle nostre teste in mezzo al gelo del Nulla. 
3. Il Vecchio dorme. Io sdraio. L'aria mi dà ossessioni al gusto di mandarino. Devo mangiare arancione. 
-Vado a pisciare.-
-Vai.-
In bagno il finestrino urla frasi. Prima il mio nome. Poi infausti vaticini. Delirio da cavalli in pancia. Esco. Il Vecchio, del paesaggio vede solo i cimiteri. Entusiasta.
4. Trieste. Città d'Italia. Terra redenta. Più oltre: irredentismo concreto. Andalusia : Cid = Rijeka : Noi. Ciao ad amici borghesi: i "verrei, ma non ho l'elmetto". Noi si ha la testa di ferro. Ceniamo a pizza e nausea. Indomi dormiamo. 
5. 11.30. Bus. Sotto di noi scorre irredentismo liquido. Alla guida dell'orgasmo positivista due slavi. Portano la peste e non lo sanno. Il Vecchio vuole beffare parlando di D'Annunzio. Io lo fermo. Il fantasma della paura si nutre dell'ombra dei trapezi slavi.
6. Fiume. Anzi Rijeka. La città è morta. La sua carcassa è piena di parassiti esteuropei. Spettro di Tito:
-Ho sodomizzato Fiume.-
-Ma D'Annunzio riusciva a succhiarsi il cazzo da solo.-
Tito muto.
7.Tutti gli orologi segnano Mezzogiorno meno cinque. Il sindaco di Fiume cerca di fottere l'impresa con la psicologia. Ci riesce. Paranoie vuote ballano sulle nostre teste piene.
8. Donne croate dai capelli strani vanno e vengono lungo il Korzo. Piscio britannico nelle nostre tazze al Pommery. Fumiamo. Constatiamo il fallimento dell'impresa. Si sapeva. Decisione di procedere per tafferugli. Spettro di D'Annunzio:
-Falliti.-
-Se eri così scomodo, perché sei morto?-
D'Annunzio si succhia la cappella.
Noi muti.
9. Brigata Tafferugli. FIUME CITTA' D'ITALIA al cartello di benvenuto del Porto. ELEONORA DUSE  sul teatro austroungarico. BALBO AVENUE sul Korzo. CIANO STAIRS sulla scala mistica da Rijeka a Trsat. W IL RE in faccia a Nikola Tesla. 15/12/14 FIUME LIBERATA su un cartello del porto.
10. Municipio. Interroghiamo la guardia grassa e femmina. La Storia socchiude le gambe:
-Vogliamo parlare col sindaco.-
-Impossibile.-
La Storia chiude forte le gambe.
Male.
11. Scriviamo al sindaco. Scriviamo a Prometeo. Scriviamo alla Storia. La brigata tafferugli, eroica, sa sopratutto scrivere. L'azione è per uomini di carne ed ossa: noi si è solo quanto di meglio il decennio aveva da offrire.


Antonio De Oliveira Salazar






domenica 7 dicembre 2014

Affinità e divergenze fra Satana e me - Del conseguimento della maggiore età

Un solo grido, un solo allarme, c’è Pisa in fiamme, c’è Pisa in fiamme,
se ne rimane, un pezzettino, lo bruceremo, con l’accendino


Nel deserto tartaro studio escatologia etrusca. Desidero solo il desiderio del sultano di decomposizione.

Pisa merda

Quaranta giorni nell'arido a ingozzarmi di nulla e a darmi al vizio dello stilita.

Se la merda fosse oro Pisa sai che tesoro!

Se avessi coraggio spolvererei una figa col cianuro e leccherei. Lappate larghe. Lappate. Lappate lunghe. Eros e Thanatos. Putthanatos. Thanatos e Eros. La coppia. Trita. Trita. Trita.
In lontananza Satana.
Satana è bella.
Satana ha i capelli verdi e gli occhi gialli.
Satana è un fachiro e io sono un cobra che studia escatologia etrusca.
-Se sei Figlio di Dio di che questi sassi diventino pane.
-Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede.
-Se prostrandoti mi adorerai, tutte queste cose io ti darò.
Ma i
l pensiero della lingua di Satana, dall'orecchio, già brucomelizzava il mio cranio marcio.
Ma io avevo già regalato l'anima al demone baio, come un nobile decaduto il Titolo al sorriso dell'ultima troia vizza. (Faust aveva venduto perché ebreo.)
Ma io non ero il Figlio di Dio. (Si vedeva in faccia che non ero tedesco come Gesù.)
-Ah-
Satana mi lascia col verme in testa.
Satana cerca Gesù come un innamorato.
dissolvenza...
Nel buio si sente Paganini che si fa una sega.

Antonio de Oliveira Salazar